Nel 2020 il taglio delle emissioni di gas serra calcolato in Italia è del 9,8% rispetto al 2019, a fronte di una riduzione del Pil dell’8,9%. Queste le stime messe a punto dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), presentate nel corso dell’evento on-line dedicato allo stato delle emissioni nazionali con la presentazione di un rapporto ad hoc; i dati che lo compongono – viene spiegato – entreranno a far del prossimo Def. In base all’analisi sul 2020 le minori emissioni – si fa presente – sono dovute essenzialmente “alle restrizioni alla mobilità dovute al Covid-19”.
In evidenza un disaccoppiamento, sia pur presente in fase negativa, tra le emissioni inquinanti e l’andamento del Prodotto interno lordo. Su questo pesa anche il lockdown e le restrizioni per via dell’emergenza Covid-19. Per l’Italia è prevista “una consistente riduzione delle emissioni di gas serra a livello nazionale” del 9,8% rispetto al 2019 – spiega l’Ispra – “a fronte di una riduzione prevista del Pil pari all’8,9%”. In particolare – si osserva nel rapporto – “l’andamento stimato è dovuto alla riduzione delle emissioni per la produzione di energia elettrica (meno 12,6%), per la minore domanda di energia, e dalla riduzione dei consumi energetici anche negli altri settori, industria (meno 9,9%), trasporti (meno 16,8%) a causa della riduzione del traffico privato in ambito urbano, e riscaldamento (meno 5,8%) per la chiusura parziale o totale degli edifici pubblici e delle attività commerciali”. (ANSA)