Nel 2020 sono state raccolte e avviate a trattamento oltre 20.097 tonnellate di rifiuti Aee (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, Raee) con Bergamo regina a quota 1.088.619 Kg. Tra i più raccolti computer, telefoni e pannelli solari. Poco più di 3.550 le tonnellate di Rpa (Rifiuti di Pile e Accumulatori) portatili. Lo comunica il Consorzio Erp Italia, tra i principali Sistemi Collettivi senza scopo di lucro nella gestione dei Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e dei Rifiuti di Pile e Accumulatori sottolineando che “le difficoltà generate dalla diffusione del CoVid non hanno arrestato il regolare svolgimento della raccolta e del trattamento”.
Nella categoria R1 (frigoriferi, condizionatori, congelatori) state raccolte 2.200 tonnellate, 1.744 quelle di grandi apparecchiature, come lavatrici e lavastoviglie (categoria R2), 6.493 di tv e monitor (categoria R3), 9.640 le tonnellate di IT e Consumer electronics, come computer e apparecchi informatici, telefoni, apparecchi di illuminazione, pannelli fotovoltaici (categoria R4), e circa 20 le tonnellate di sorgenti luminose, come lampade e led (categoria R5). La quota di Raee che sono stati destinati al recupero di materia e per la produzione di energia – spiega Erp – ammonta all’87,5% del totale di quanto raccolto, mentre si attesta all’8,26% la porzione avviata a valorizzazione e al 4,25% quella indirizzata allo smaltimento. Sul versante territoriale, la Lombardia si conferma la regione in cui Erp raccoglie più volumi di rifiuti Aee (3.781.477 Kg), con la provincia di Bergamo a fare la parte del leone sia sul fronte regionale che nazionale con 1.088.619 Kg raccolti. Seguono il Lazio (2.012.575 Kg) e il Veneto (1.733.221 Kg). (ANSA).