E’ in vigore il nuovo testo sulla Radioprotezione in Italia, “a tutela della salute e dell’ambiente”. Lo rende noto il ministero dell’Ambiente con un comunicato in cui il ministro Sergio Costa rileva che è stata “recepita la direttiva Ue” e che “l’Italia è all’avanguardia nella protezione dei cittadini” rispetto al potenziale rischio da radiazioni. “La contaminazione dell’ambiente riveste ora primaria importanza – sottolinea Costa – non è più solo una via di esposizione della popolazione interessata dagli scarichi ma è riconosciuta quale minaccia per la salute umana”.
In particolare, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n.101 del 31 luglio 2020 che costituisce il nuovo testo sulla radioprotezione in Italia, spiega la nota precisando che “a distanza di 6 anni e mezzo dalla direttiva 2013/59/Euratom, l’Italia si dota di un provvedimento di recepimento che costituisce lo strumento normativo per l’atteso riordino della materia”.
Il ministro aggiunge che “si tiene conto non solo del trasferimento di radionuclidi dall’ambiente all’uomo, dando per scontato che gli standard di controllo ambientale richiesti per proteggere la popolazione assicurino che le altre specie non siano messe a rischio, ma si individua una protezione a più ampio spettro che salvaguardi la diversità biologica, assicuri la conservazione delle specie, e protegga la salute e lo stato naturale di habitat, comunità ed ecosistemi”.
Spiegando che il provvedimento è il risultato della collaborazione tra “numerose Amministrazioni” – con il ministero dell’Ambiente anche l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e l’Istituto Superiore di Sanità – la nota chiarisce che sono molte le novità a carattere ambientale presenti nella norma: ad esempio, nei prossimi 12 mesi verrà redatto e approvato il Piano nazionale d’azione per il radon (gas radioattivo, seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo) con indicazioni per strategie e interventi negli ambienti di vita. (ANSA).