L’1/4 archiviazione “di non una ma ben due procedure d’infrazione che pendevano sul nostro Paese e che riguardavano le pile esauste e i prodotti fitosanitari”. Lo annuncia il ministro dell’Ambiente Sergio Costa spiegando che “le emergenze ambientali non si fermano e non può fermarsi neanche l’attività del nostro ministero”.
Le due procedure “che, come Ministero dell’ambiente in coordinamento con la Struttura di missione per le procedure di infrazione della Presidenza del Consiglio, siamo riusciti a far archiviare prima ancora di un ricorso in Corte di giustizia – prosegue il ministro in una nota – evitano all’Italia possibili aggravi del contenzioso che avrebbero potuto comportare sanzioni economiche rilevanti”.
L’atto di archiviazione delle due procedure è stato formalizzato il 1 aprile, dal Collegio dei Commissari europei. Nel dettaglio, “la prima procedura d’infrazione relativa alla mancata presentazione dei rapporti per il 2017 sui livelli di riciclaggio raggiunti per le pile esauste – si legge nella nota – è stata superata grazie alla tempestiva trasmissione dei dati forniti da Ispra alla Commissione europea a fine 2019. La seconda procedura d’infrazione è stata archiviata in seguito all’adozione del decreto ministeriale del 7 novembre 2019 che ha modificato gli allegati del decreto legislativo n. 150 del 2012, individuando così gli indicatori di rischio armonizzati e dando piena attuazione alla direttiva europea n. 2019/782”.(ANSA).