Il 71,2% degli imballaggi avviato al riciclo in Italia, pari a oltre 9 milioni e mezzo di tonnellate, superando così il 65% richiesto dall’Unione Europea al 2025, con un recupero complessivo superiore all’82% dell’immesso al consumo.
Queste le prime stime del Consorzio nazionale imballaggi (Conai) relative al 2019 e contenute in un rapporto realizzato in occasione della Giornata Mondiale del Riciclo. Nel dettaglio, sui primi dati 2019 (il consolidato arriverà a giugno), Conai stima che in Italia siano state complessivamente avviate a riciclo 390.000 tonnellate di acciaio, 52.000 tonnellate di alluminio, 4 milioni e 14mila tonnellate di carta, 1 milione e 995mila tonnellate di legno, 1 milione e 79mila tonnellate di plastica e 2 milioni e 10mila tonnellate di vetro.
I numeri crescono se si considerano tutti gli imballaggi che, nel 2019, hanno evitato la discarica, sommando ai numeri del riciclo quelli del recupero energetico: un totale di 11 milioni e 49mila tonnellate, ossia l’82,4% dell’immesso al consumo. Una crescita di quasi due punti percentuali rispetto al 2018. Se si analizza solo la quota parte di imballaggi gestita direttamente da Conai e dai suoi Consorzi di filiera (Ricrea, Cial, Comieco, Rilegno, Corepla e Coreve), infatti, si nota come siano state quasi 600mila le tonnellate di materiale in più proveniente dalla raccolta differenziata, non assorbite dal mercato, e rientrate in convenzione con il sistema consortile. (ANSA).