Economia circolare: il 61% delle aziende italiane punta al recupero risorse
Il principale modello di business praticato dalle aziende che puntano sull’economia circolare è legato al recupero delle risorse (61,2%). Questo quanto emerge da una ricerca sull’economia circolare presentata al convegno di apertura della prima giornata dell’Ecoforum 2018 di Legambiente, promosso il 26 e 27 giugno a Roma.
La ricerca evidenzia anche che per il 52% delle imprese l’occupazione è aumentata sia attraverso l’assunzione di nuove figure professionali tecniche sia con l’aggiornamento delle risorse interne. I dati – frutto di un’indagine sulle “opportunità di business e di innovazione dell’economia circolare e l’industria 4.0”, realizzata dal Laboratorio manifattura digitale del dipartimento di scienze economiche e aziendali dell’università di Padova sulle prime 50 imprese tra le 231 manifatturiere che praticano l’economia circolare – raccontano come tra le principali motivazioni che spingono verso l’economia circolare ci siano ragioni di natura etica e di responsabilità sociale d’impresa (89,6%), legate al mercato (aumento del valore del prodotto offerto, 81,2%); mentre il principale beneficio conseguito è legato al miglioramento della reputazione aziendale (86,6%).
Dallo studio emerge che “l’economia circolare offre ampi spazi alle imprese per ripensare il proprio modo di innovare e di competere, attraverso una gestione più efficiente delle risorse, ma anche una maggiore attenzione verso il mercato secondo nuovi modelli di business”. “L’economia circolare nel nostro Paese è già una realtà in diversi territori grazie al lavoro prezioso di istituzioni, società pubbliche e aziende private virtuose. Ma per far decollare il settore serve rimuovere gli ostacoli non tecnologici ancora presenti nel nostro Paese”, ha osservato il presidente di Legambiente Stefano Ciafani. (Ansa)