L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha recentemente pubblicato un corposo quaderno, contenente gli interventi del programma sperimentale per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano. I primi esperimenti verso soluzioni urbane capaci di rendere resilienti le nostre città.
I Comuni italiani coinvolti
Il programma sperimentale per l’adattamento ai cambiamenti climatici prevede il coinvolgimento di 80 Comuni, appartenenti a 18 diverse Regioni del nostro Paese. Ogni realtà urbana ha identificato degli interventi adeguati alle necessità di mitigazione del luogo, per i quali il programma sperimentale prevede una copertura economica. Le Regioni con il maggior numero di Comuni partecipanti sono l’Emilia-Romagna, la Toscana e la Sicilia.
Le azioni previste
Gli interventi sono suddivisi in quattro tipologie: green, blue, grey e soft.
Nella tipologia green ricadono interventi quali la creazione di spazi verdi urbani e forestazione periurbana, pareti verdi, boschi verticali, tetti freddi o ventilati, strutture ombreggianti e materiali riflettenti o a basso assorbimento di calore. In quella blue sono comprese le azioni per la raccolta delle acque meteoriche e delle acque reflue, con la loro depurazione e accumulo per utilizzi ponderati ed efficienti.
Nella tipologia grey si annoverano interventi per ristabilire la permeabilità del suolo urbano grazie al rifacimento della pavimentazione, dedicando maggiori superfici non impermeabilizzate e drenanti, al fine di agevolare la raccolta e il recupero delle acque.
Nella categoria soft, infine, rientrano tutti gli interventi legati alla sensibilizzazione, formazione e partecipazione degli stakeholders della comunità su questi temi, alle capacità di previsione degli scenari climatici e alle misure finalizzate a migliorare le conoscenze a livello locale, come banche dati e strumenti predittivi, nonché strumenti di pianificazione comunale di adattamento ai cambiamenti climatici.