Potrà essere la nostra economia, un giorno, davvero decarbonizzata, circolare e rigenerativa? Difficile dare una risposta a un quesito così complesso, senza avere dei dati. Tuttavia, agli Stati Generali della Green Economy 2023, tenutisi ad Ecomondo, questi dati sono emersi ora in tutta la loro chiarezza. La transizione ecologica non è soltanto possibile, ma è anche economicamente attrattiva.
Un’economia decarbonizzata
La decarbonizzazione al 2030 della nostra economia secondo le linee guida europee produrrebbe maggiori investimenti (+147 miliardi di euro), maggiori risparmi (-66 miliardi ogni decennio), maggiori entrate per lo Stato (+529,5 miliardi) e maggior occupazione (+11,5 milioni di posti di lavoro).
Un’economia circolare
La circolarità dell’economia al 2030 produrrebbe un risparmio di 82,5 miliardi di euro, derivante dal mancato acquisto di 40 milioni di tonnellate (Mt) di beni, la riduzione dei rifiuti prodotti (-17 Mt), l’aumento del tasso di riciclo (89,8%) e della quantità di materiale riciclato (+20 Mt) e una maggior occupazione nel settore (+97 mila posti di lavoro).
Un’economia rigenerativa
La transizione a un’economia rigenerativa, o “nature positive”, in equilibrio con le capacità rigenerative del capitale naturale, creerebbe benefici per circa 2,4 miliardi di euro dal ripristino degli ecosistemi.
La transizione ecologica, quindi, è solidamente attrattiva per l’economia di domani. Quello di cui abbiamo bisogno è la volontà di compierla.