L’Italia, al Consiglio europeo del 27 e 28 giugno su energia e ambiente, ha ottenuto importanti risultati per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050, assicurando la sostenibilità sociale e salvaguardando l’economia senza lasciare nessuno indietro.
Il Consiglio Energia
Durante il Consiglio energia è stato concordato l’orientamento generale sul testo di due direttive cruciali per il “Fit for 55”: “Fonti Rinnovabili” ed “Efficienza Energetica”. I ministri hanno raggiunto un accordo che impegnerà i Paesi dell’Unione a produrre almeno il 40% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030 e di realizzare interventi di efficientamento, che permettano di ridurre il consumo di energia del 9% rispetto ai livelli previsti nel 2030.
Il Consiglio Ambiente
Durante il Consiglio ambiente è stata fatta una revisione della direttiva che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra (ETS), con estensione agli edifici, all’aviazione, al trasporto marittimo.
L’Italia ha difeso l’esigenza di aiutare i paesi e le fasce sociali più vulnerabili con la nascita di un Fondo sociale per il clima, del valore di 59 miliardi di euro, in grado di sostenere i soggetti più esposti agli aumenti dei costi indotti da queste misure.
Le prospettive per l’automotive
Rispetto all’evoluzione del settore automotive, sono stati raggiunti importanti risultati per assicurare una transizione verso una mobilità a zero emissioni sostenibile sia dal punto di vista tecnico che socioeconomico. Il phase-out per i motori a combustione interna è confermato per il 2035. È stata inoltre raggiunta un’apertura importante per l’utilizzo di carburanti sintetici a impatto ambientale zero (o molto basso) che consentono la riduzione sostanziale dell’anidride carbonica anche utilizzando motori tradizionali. Tale soluzione ripristina il principio della neutralità tecnologica del pacchetto normativo, garantendo che tutte le tecnologie possano contribuire al processo di decarbonizzazione.