Protocollo del Ministero dell’Ambiente contro rifiuti in aree marine protette
Firmato un Protocollo di intesa tra il ministero dell’Ambiente e Corepla (Consorzio per il recupero della plastica) per l’avvio di un progetto sperimentale di gestione del marine litter, che punta sul contenimento della plastica sia intorno alle foci dei principali fiumi italiani sia nelle aree marine protette. Nel renderlo noto con un comunicato, il ministero spiega che “la raccolta dei rifiuti galleggianti sarà svolta dalla flotta antinquinamento del ministero nell’ambito del servizio di prevenzione e lotta all’inquinamento marino. Il progetto, della durata massima di ventiquattro mesi, coinvolgerà a rotazione quindici porti (cinque per volta), dove i mezzi della flotta conferiranno il marine litter raccolto in mare a Corepla che si farà carico dei costi di gestione e trattamento fino a un quantitativo massimo di 36 tonnellate”.
“Il marine litter – osserva il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – ha assunto negli ultimi anni un ruolo sempre più centrale tra le pressioni che insistono sugli ecosistemi marini. Parallelamente, una crescente consapevolezza del fenomeno ha comportato una risposta sempre più estesa a livello internazionale. Questo progetto sperimentale con il Corepla è un’azione concreta che integra le iniziative già intraprese dal ministero dell’Ambiente, come la legge ‘Salvamare’, per ripulire il mare dalla plastica e salvaguardarlo”. I dati raccolti, prosegue la nota, “costituiranno un passo importante per il ministero per misurare i quantitativi di rifiuti in mare e sviluppare iniziative appropriate per un approccio integrato ai fini della tracciabilità delle sorgenti marine e terrestri dei rifiuti”. La scelta di Corepla nasce dall’esperienza sviluppata dal consorzio negli ultimi anni in progetti sperimentali in diverse aree del territorio nazionale per la raccolta e la gestione della plastica nei fiumi e in mare. (ANSA)