Il consumo del suolo è avanzato in Italia al ritmo di 2 metri quadri al secondo fra il 2017 e il 2018, cementificando o asfaltando 23.000 km2. Sebbene il fenomeno mostrasse segnali di rallentamento, probabilmente a causa della congiuntura economica, dal 2018 il consumo di suolo ha ripreso a crescere. Nel 2018 è stato sottratto anche il 2% delle aree protette. Lo rivela l’Annuario dei dati ambientali 2019 dell’Ispra, il centro studi del Ministero dell’Ambiente.
Il territorio italiano è fortemente esposto al dissesto idrogeologico. La popolazione a rischio frane che risiede in aree a ‘pericolosità elevata e molto elevata’ ammonta a 1.281.970 abitanti, pari al 2,2% del totale. (ANSA)