Per l’industria nazionale del vetro il 2018 si è chiuso con dati in positivo, +6% la produzione e +10,4% le esportazioni rispetto all’anno precedente. Ma per sostenere un comparto che dà lavoro a 16.500 addetti in 102 stabilimenti, in un momento di grande incertezza è necessario affrontare tre priorità: riforme che restituiscano efficienza, semplicità, capacità di produrre risultati al funzionamento della Cosa Pubblica; investimenti per la crescita in innovazione, infrastrutture e grandi opere; alleggerimento del carico fiscale sulle imprese e sul lavoro.
Questa la fotografia scattata da Assovetro, l’Associazione nazionale degli Industriali del Vetro che ha scelto Matera, Capitale Europea della Cultura, per la sua Assemblea annuale. In particolare, il vetro Piano ha registrato un aumento della produzione del 20,7% superando la soglia di un milione di tonnellate prodotte e con un progresso delle esportazioni del 40%; sono state soprattutto le ristrutturazioni edilizie a sostenere la produzione, mentre il settore Automotive ripiega pesantemente (-5,9% la fabbricazione di autoveicoli), principalmente a causa della transizione verso tipologie alternative di alimentazione e della minaccia dei dazi. Il Vetro Cavo ha registrato un aumento di produzione del 2,7% (4 milioni 300 mila tonnellate prodotte), sostenuta soprattutto dal buon andamento dell’industria alimentare con, in particolare, un + 3% nella produzione di bottiglie, +1,4% di vasi per le conserve e +4% di flaconi per la farmaceutica e la cosmetica, rispetto al 2017. Le Lane e i Filati di vetro hanno ritrovato una buona performance con un incremento della produzione del 13,3% e con un + 6% delle esportazioni rispetto all’anno precedente.(ANSA).