L’Europarlamento dichiara guerra alle microplastiche, chiedendone il divieto nei cosmetici e nei prodotti per la pulizia entro il 2020, e anche lo stop totale alle plastiche ‘oxo-degradabili’ che si frammentano con luce e caldo. Sono le proposte di una risoluzione non vincolante approvata a larga maggioranza (597 voti favorevoli, 15 contrari e 25 astensioni) a Strasburgo. Gli europarlamentari propongono poi incentivi per la raccolta dei rifiuti in mare, nuove norme in materia di biodegradabilità e compostabilità.
La risoluzione approvata dall’Eurocamera, sebbene non vincolante, è un contributo al dibattito sulla strategia Ue sulla riduzione dei rifiuti di plastica presentata dalla Commissione con due iniziative legislative, una lo scorso gennaio e l’altra a maggio. Questa indica degli obiettivi concreti per le restrizioni annunciate dall’esecutivo comunitario sia sulle microplastiche utilizzate nei cosmetici e nei detersivi che per le plastiche oxo-degradabili, usate inizialmente in alternativa alle bioplastiche perché più economiche, ma di fatto senza vantaggi ambientali rispetto ai materiali tradizionali. Gli eurodeputati hanno inoltre invitato gli Stati membri a considerare la possibilità di ridurre l’Iva sui prodotti contenenti materiali riciclati.
L’obiettivo è rafforzare il mercato della plastica secondaria, garantendone al tempo stesso la sicurezza, ad esempio quando la plastica riciclata è utilizzata in contenitori per alimenti. Altro elemento della proposta è l’incentivo ai pescatori, che possono svolgere un importante ruolo nella lotta contro la plastica nei mari, raccogliendo i rifiuti durante le loro attività di pesca e riportandoli in porto. (ANSA)