Verrà presentata a breve la prima bozza del regolamento per il passaggio alla tariffazione puntuale, il sistema al centro del Piano regionale dei rifiuti: un sistema che permette di calcolare la bolletta in base a quanto indifferenziato si produce effettivamente, e che entro il 2020, così come dettato dalla legge regionale 16 del 2015 sull’economia circolare, dovrà essere accolto da tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna. Alla stesura del documento stanno lavorando i tecnici di Regione Emilia-Romagna, Anci e dell’agenzia territoriale per i servizi idrici e i rifiuti Atersir. Il testo sarà proposto a tutti i portatori di interesse; quindi si aprirà una fase di consultazione e condivisione per giungere alla sua approvazione a inizio 2018.
“Con la legge 16 abbiamo scelto di essere un laboratorio nazionale, allineandoci alle politiche ambientali europee – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo –. Siamo la prima Regione ad aver voluto una legge sull’economia circolare e saremo la prima ad avere la tariffazione puntuale. Stiamo costruendo le condizioni per continuare a crescere e a creare benessere, consumando meno risorse, ma anzi facendo sì che gli scarti diventino materia prima secondaria per nuovi cicli produttivi”.
“Stiamo facendo una gran lavoro di moderazione, dal momento che dobbiamo arrivare a un regolamento il quanto più possibile uniforme, che tenga conto delle diverse esperienze già in atto”, ha detto Pasquale Mirto di Anci Emilia-Romagna. Il regolamento disciplinerà la tariffazione puntuale “in maniera organica”, tenendo conto sia dell’ambito tariffario che di quello organizzativo. Di sicuro nel documento finale saranno presenti un sistema sanzionatorio e uno di incentivazione nei confronti di chi differenzia correttamente: “La tariffazione puntuale funziona solo se le persone percepiscono dei benefici diretti”. (fonte: ambiente.regione.emilia-romagna.it).